Rita e il giro della morte

Prima Selezione al Premio Strega ragazzi e ragazze 2022 categoria 8+

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Rita e il giro della morte

di Sara Beltrame

Illustrazioni Tommaso Vidus Rosin

Età dai 8 anni
Pagine 200
Formato A5
Brossura
€18,00
Collana Rita
ISBN 978-88-97443-44-5

Punti di forza 

  • Curiosità e tematiche importanti sul concetto della vita e della morte.
  • Avventura e mistero per riflettere sulle paure legate al tabù della morte
  • Splendide illustrazioni a colori accompagnano la lettura all’interno del libro
  • Serie

“È chiaro che quando si tratta di parlare di morte il cervello – soprattutto quello degli adulti – va in tilt.
E non solo il cervello per essere precisi.
Anche il cuore, i polmoni, lo stomaco e tutto il resto degli organi interni del corpo vanno in tilt. Con “tilt” voglio dire che una si sente proprio strana se sa che qualcuno è morto, non solo per i pensieri che inizia ad avere ma anche per le sensazioni fisiche che questi pensieri provocano”. 

Questa storia inizia d’estate, con una famiglia che decide di passare le vacanze estive sostando un Volkswagen piuttosto vecchio nei parcheggi di diversi cimiteri. Ma che ci faranno lì? Non potevano andare in un campeggio come tutti?

Margarida detta Rita è la nostra protagonista. È una ragazzina riccioluta di 11 anni che ci spiega allegramente come sia riuscita a catapultare tutta la sua famiglia in un viaggio turistico decisamente fuori dal comune.

All’età di circa 5 anni, in circostanze del tutto casuali, Rita vede il primo morto della sua vita e, mentre i genitori cercano di “proteggerla” dando le classiche spiegazioni che si danno ai bambini, lei continua a fare un mucchio di domande sull’accaduto. Sembra però che l’argomento morte a casa sua sia totalmente bandito. Ma perché? Cosa succede esattamente al corpo di una persona quando muore? È proprio vero che si è morti quando il cuore smette di battere? 

Nemmeno nei libri di scuola c’è un capitolo dedicato interamente alla morte. Ma come mai? Districarsi in un simile argomento non è semplice per la nostra Rita soprattutto vivendo in una famiglia che porta con sé un lutto non risolto: la sparizione in circostanze sconosciute di Amelia, la nonna materna, sulla quale Rita non sa assolutamente nulla. Quando la famiglia si trasferisce a vivere nella vecchia casa di nonna Amelia, Rita inizia a trovare una serie di indizi che la portano piano piano a conoscerla. Scopre per esempio che era “tanatologa” e che aveva una sorella gemella. Scopre che ha salvato la vita a una persona con il cuore fermo da ore. Scopre che le piacevano le avventure e gli indovinelli. E scopre anche che, prima di sparire, stava per intraprendere un viaggio che definisce “L’Itinerario delle Eccezioni”. Eccezioni a cosa? Rispondere da sola non è facile ma se ad aiutarla c’è Nando – il suo improbabile e stralunato babysitter-filosofo – tutto diventa più leggero. Una volta decifrato l’itinerario con l’aiuto di tutta la famiglia che finalmente capisce l’importanza di curare le ferite del passato, ecco che partirà per una nuova avventura nella quale, dal prossimo libro, la vedremo sulle orme di nonna Amelia e del suo fantomatico tour. Prima tappa? La Spagna.

“Rita e il Giro della Morte” è il primo romanzo illustrato della serie omonima. È un’avventura senza magia, senza trucchi e senza inganni perché, come sottolinea la nostra eroina: “Qui non siamo in una storia di Harry Potter e nemmeno nella saga del Signore degli Anelli. Qui è tutto, assolutamente tutto, vero.”