di Benedetta Frezzotti
Quando è nata la fotografia era in bianco e nero e lo è stata per anni, virtuosi della fotografia e del cinema hanno perfezionato finezze e tecniche specifiche per ricavare il meglio dai loro scatti. Quando sono arrivate le prime pellicole a colori la resa era poco realistica, c’era un’eccessivo effetto pastello per i palati fini, e quindi considerato un po’ “cheap”. Per questo sopratutto nel foto giornalismo e nell’arte, per anni si è continuato a scattare in bianco e nero.
Questa consuetudine è entrata talmente tanto nel nostro immaginario che siamo portati a ritenere di più credibile una foto di cronaca in bianco e nero che una a colori.
Oltre a questo, il bianco e nero è anche capace di riportarci subito a una atmosfera misteriosa, da film Noir appunto. Un buon contrasto di luci ci rimandano immediatamente alla mente Humphrey Bogart in Casablanca o nei panni del detective Marlowe.
I nostri cellulari ci permettono, a seconda del modello, di scattare in bianco e nero o di convertire i nostri scatti; ma come ottenere il massimo dalle nostre foto?
La prima cosa è abituarsi a guardare i rapporti luce ombra e le silhouette più che i colori: un buon trucco è socchiudere gli occhi (questo elimina molte sfumature e rende più facile controllare i contrasti). In questo modo puoi mantenere un maggior controllo sull’inquadratura.
Cercate situazioni con un buon contrasto luce ombra, e se necessario provare a sovraesporre leggermente la foto. Contate che perdendo il colore, perdete informazioni e di conseguenza leggibilità quindi soggetti in Silhouette con contrasti di luci forti sono resteranno più chiari nella foto finale.
Un ultimo consiglio: il bianco e nero smorza dalle imperfezioni dovute a grana eccessiva, quella dovuta agli ISO. Per questo può essere una ottima scelta per scatti con poca luminosità come notturni d’atmosfera e serate a lume di candela.