Elisabetta Venuti

Classe ‘92, nel 2011 vince un corso di scrittura creativa alla Rai e nel 2013 pubblica un racconto per la raccolta edita da La Feluca “Cara Messina ti scrivo”. Il corso di scrittura creativa di Vanni Santoni, frequentato nel 2022, la aiuta a riprendere la scrittura con più slancio, per questo, essendo appassionata di videogiochi e fumetti, si dedica alla scrittura di fanfictions su EFP e Wattpad e per diversi anni consecutivi partecipa al Writober indetto da FanWriter.it. Vive a Modena con la sua compagna Maria e il suo gattino Ollie, cercando di ritagliare tempo per la scrittura tra gli impegni di docente di sostegno.

Disnomia

Punti di forza
  • Fantasy/Distopia
  • Romantasy
  • Esperimenti scientifici
  • Discriminazione
  • Avventura
  • Amore per i libri

In una città che bandisce i libri e punisce la fame, Anaìs, donna-gatto ribelle, scopre un volume proibito. Quel segreto la trascina in una fuga tra inganni, tribunali e creature ibride, verso la verità che può riscrivere il mondo.

In una città dove leggere è un crimine e sopravvivere una condanna, Anaìs – una donna-gatto della razza Settevite – vive ai margini di Disnomia, un mondo regolato dal paradosso: si lavora solo se si è nutriti, ma si mangia solo se si lavora. I cittadini, creature ibride, obbediscono ai dettami del Saibansho, un tribunale inflessibile dominato da una specie diversa da tutte le altre, dalla pelle rosa e morbida, senza artigli né squame, che governa ogni aspetto della vita.

Quando ad Anaìs viene affidato un pacco destinato alla misteriosa Cittadella, scopre al suo interno un libro: un oggetto proibito in un mondo che ha cancellato la scrittura. Inizia così un viaggio pericoloso alla ricerca del mittente, che la conduce fino a Yasashi Rōjin, uomo enigmatico e custode di un sapere perduto, e a Sùzume, un affascinante Piumato che sembra conoscerla da sempre.

Tra fughe, torture e verità nascoste sotto la superficie della città, Anaìs scoprirà verità nascoste che ribalteranno le sue conoscenze sul mondo in cui è cresciuta.

Un romanzo distopico che parla di libertà, memoria e ribellione, dove il potere teme ciò che non può controllare: la voce e le parole di ogni creatura.

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