Palermitano, laureato in Architettura, Enzo Venezia attraversa da sempre più linguaggi: grafica per i Beni Culturali, manifesti e campagne per eventi cittadini (tra cui edizioni del Festino di Palermo), scenografia e costumi per il teatro. Con il Teatro Biondo ha firmato nel tempo manifesti e illustrazioni, mentre una parte importante del suo lavoro grafico è stata esposta in una personale al Parlamento Europeo (1995), tappa che ne ha consolidato il profilo pubblico. Il suo segno, materico e costruito per piani di luce, nasce da un disegno rigoroso “d’architetto” e si apre alla poesia del colore.

Accanto all’editoria, Venezia ha progettato allestimenti di grandi mostre per enti pubblici e firmato installazioni e cicli pittorici presentati in sedi istituzionali: tra le mostre recenti, Palazzo Sant’Elia a Palermo (2015) e il progetto espositivo “Palermo, metafora del mondo” (Museo Riso) che racconta il suo rapporto con città, memoria e teatro. È un artista di bottega e di spazio, capace di far dialogare pittura, scenografia e grafica dentro opere pensate per essere abitate dallo sguardo.

Nel catalogo ragazzi ha riscritto iconografie fondative con stile personalissimo: Alice entra in pagine geometriche e teatrali; Giufà, figura della tradizione mediterranea, torna contemporaneo tra humour e sapienza popolare. Stessi ingredienti: costruzione di scena, ritmo visivo, una tavolozza che “accende” la lettura condivisa.